Se sei una lavoratrice autonoma, anche tu hai diritto a un’indennità economica di maternità.È un contributo erogato dall’INPS per sostenerti durante la gravidanza e dopo la nascita del tuo bambino o della tua bambina, anche se - a differenza delle lavoratrici dipendenti - non sei obbligata ad astenerti dal lavoro per riceverlo.Ne hanno diritto:- lavoratrici autonome iscritte alle gestioni speciali INPS (artigiane, commercianti, coltivatrici dirette, pescatrici autonome);- libere professioniste iscritte alla Gestione separata INPS;- lavoratrici iscritte a Casse professionali (ad esempio avvocate, architette, commercialiste), secondo le regole dei rispettivi enti.I requisiti sono:- essere iscritta alla gestione INPS di riferimento;- aver versato i contributi previdenziali nei mesi del periodo indennizzabile.Non è richiesto di interrompere l’attività lavorativa, ma l’indennità non è cumulabile con altri trattamenti di maternità eventualmente ricevuti per la stessa gravidanza.
L’indennità copre i due mesi prima del parto e i tre mesi successivi (per un totale di 5 mesi).L’importo varia in base al reddito dichiarato e ai contributi versati: per le lavoratrici autonome è calcolato sul 80% del reddito medio giornaliero, definito secondo le tabelle INPS.È erogata in un’unica soluzione o in più rate, direttamente sul conto indicato nella domanda. La domanda si presenta online all’INPS, con SPID, CIE o CNS, dal 7° mese di gravidanza in poi (e comunque entro un anno dalla nascita).Puoi farti aiutare anche da un patronato, che segue gratuitamente la pratica.