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Quanti tipi di svezzamento ci sono

Più strade con l'unico obiettivo di sviluppare un rapporto sano con il cibo
Area educativa
Genitore 0-12
Trimestre 2
Settimane
-
Opzione 1
Informazioni utili

Non esiste un solo modo “giusto” per iniziare lo svezzamento. Le linee guida oggi valorizzano la flessibilità: ogni famiglia può scegliere o combinare approcci diversi, nel rispetto dei tempi e dei segnali del bambino.1. Svezzamento tradizionaleSi inizia offrendo le prime pappe morbide con il cucchiaino (passati, creme, brodi).È l’approccio più diffuso e tuttora consigliato da molte linee guida italiane, come quelle del Policlinico di Milano e della Società Italiana di Pediatria. Vantaggi:- consente un controllo preciso di quantità e nutrienti;- ideale per bambini che accettano con gradualità le nuove consistenze;- permette un monitoraggio accurato dell’introduzione dei cibi.2. Baby-Led Weaning (autosvezzamento)Il bambino mangia da solo, seduto a tavola con la famiglia, afferrando con le mani piccoli pezzi di cibo morbido (finger food). Vantaggi:- favorisce autonomia e coordinazione;- aiuta a sviluppare il senso di fame e sazietà;- promuove una relazione serena e condivisa con il cibo.Le ricerche più recenti non mostrano aumento del rischio di soffocamento, se l’adulto è sempre presente e attento e i cibi sono tagliati in modo sicuro.3. Svezzamento “responsive”È un approccio flessibile e rispettoso dei segnali del bambino: si può alternare la pappa al cucchiaino con cibi da prendere con le mani, seguendo la curiosità, la fame e la sazietà del piccolo.Vantaggi:- unisce sicurezza nutrizionale e autonomia;- consente di adattarsi alle esigenze del bambino e della famiglia;- riduce ansia e rigidità, trasformando il pasto in un momento di relazione.

Le linee guida più recenti hanno superato il cronoinserimento degli alimenti (cioè l’idea di introdurli uno alla volta a distanza di giorni).Oggi si consiglia un’introduzione varia e graduale, senza schemi rigidi.Sì a:- frutta, verdura, cereali, legumi, carne, pesce, uova, formaggi e yogurt;- piccole quantità di alimenti allergenici (uovo, pesce, frutta a guscio tritata) fin dai primi mesi di svezzamento, salvo diversa indicazione medica.No a:- miele (fino ai 12 mesi) per il rischio di botulismo infantile;- funghi, per il rischio di tossicità e difficoltà di digestione;- alcol, zuccheri aggiunti e sale: da evitare del tutto nel primo anno.

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