Lo screening combinato è un esame di routine che si esegue tra la 11ª e la 13ª settimana di gravidanza. È importante prenotare entro la 10ª settimana di gravidanza per essere certi di eseguire il test nel periodo giusto.
Non è un esame diagnostico, cioè non dà una conferma, ma stima solo il rischio di alcune anomalie cromosomiche come la sindrome di Down, Edwards o Patau.
In diverse regioni non è espressamente definito come obbligatorio ma è spesso raccomandato ed integrato nei percorsi di prenotazione e assistenza pubblica, e ampiamente promosso come esame standard e gratuito.
Il test è chiamato “combinato” perché unisce due controlli:
- un'ecografia per misurare la translucenza nucale, cioè lo spessore di un piccolo spazio liquido dietro al collo del feto.
- un esame del sangue della mamma per valutare i livelli di due sostanze prodotte dalla placenta (PAPP-A e beta-hCG libera).
I risultati vengono elaborati insieme, includendo anche l’età della mamma e altre informazioni cliniche, per calcolare il rischio specifico del feto.
Il test non comporta rischi per la mamma o il bambino.
Cosa succede dopo lo screening?
Se il rischio è alto, non significa necessariamente ci sia un problema, ma il medico potrebbe suggerire esami più approfonditi come il test del DNA fetale (NIPT) o test diagnostici invasivi (villocentesi o amniocentesi).
Lo screening si può fare gratuitamente in ospedale pubblico o nei centri privati convenzionati con il SSN, con impegnativa del medico curante o ginecologo.
Esami obbligatori e gratuiti:
- Emocromo, gruppo sanguigno, fattore Rh, test di Coombs (se Rh negativo)
- Glicemia, sifilide (VDRL o TPHA), HIV, HBsAg (epatite B), HCV
- Esame urine e urinocoltura
- Toxoplasmosi (da ripetere ogni mese se non immune), rosolia (se non eseguita la vaccinazione)
- Ecografia del primo trimestre (entro la 12ª settimana)Screening facoltativi ma consigliati:- Translucenza nucale e test biochimico (screening combinato tra 11ª–13ª settimana)
- Test del DNA fetale (esame non invasivo, a pagamento, utile per stimare il rischio di anomalie cromosomiche)
- Villocentesi (tra 11a-13a settimana): solo in caso di fattori di rischio o screening alterati